UNA ESCORT DAVVERO SPECIALE – 6° tempo -  Bergamo   - Pesaro Urbino Trasgressiva

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Il Dj mixò una serie di lenti degli anni '60 e '70 e Nanìta si mise dolcemente tra le mie braccia, la sua testa sul mio petto, il suo corpo incollato al mio sotto lo sguardo dei ragazzi e degli uomini che sbavavano Mi sussurrò all'orecchio:
- Grazie Zorro... è meraviglioso...
Sentii il suo cazzo gonfiarsi nella sua tasca segreta e premere contro di me, e la tenni ancora più stretta perchè si accorgesse che ero riscaldato quanto lei.
Quando i lenti finirono, avevamo assorbito tutta l'eccitazione morbosa di quelli che ci guardavano.Lei disse:
- Portami a casa, non posso aspettare un altro minuto, ho bisogno di te e ti voglio ora... adesso!
Nella sua camera da letto, i nostri vestiti volarono via, Nanìta sorrise quando si tolse le mutande e il suo uccello divenne pieno, bisognoso, impaziente. Mi consegnò un altro Durex e il tubetto di lubrificante.
- Con me ne basta poco. Fottimi ancora nel culo, tesoro.... riempimi per bene....
Vederla così, su mani e ginocchia, con reggicalze e calze, offrirsi a me in quel modo, rese il mio cazzo granitico. Mi posizionai rapidamente, le spalmai un po' di gel con due dita, infilai il Durex e scivolai dentro con facilità. I nostri latrati di piacere riempirono la stanza, il suo sfintere sembrava un forno caldo e accogliente che circondava il mio pene con una presa bruciante e stretta, mentre la stantuffavo fino alle palle. Come la volta precedente, mi sono allungato, ho afferrato il suo cazzo e ho iniziato ad accarezzarlo mentre la pompavo, mentre i suoi fianchi si dondolavano all'indietro per incontrare ogni colpo. Di lì a poco venne, ma solo da dietro.
- Aaaaaaahh... mmmmh... oooh sì, tesoro... sììììì... sììììììììììì!
Ormai anch'ìo ero al limite, e quando sentii la sua mano afferrare le mie palle raggiunsi l'orgasmo, riempiendo il serbatoio del profilattico fino a farlo scoppiare! Un diluvio di sborra calda si riversò nel profondo di lei. Quando mi avvisò, mi ritirai più in fretta che potevo, ma il danno era fatto e le chiesi scusa.

CONTINUA

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